La storia

TELERADIOSTEREO (a proposito: perchè “TELE” ??) nasce nella prima era dell’emittenza privata romana, nel 1976, sulle frequenze 92,7 e 94,5

Come nella più classica delle tradizioni di allora, alcuni ragazzi di buona famiglia si mettono in società, acquistano le apparecchiature necessarie e affittano un locale per impiantare gli studi: la sede, dopo un primo periodo in Via Panama 88, in zona Parioli, sarà poi ubicata per molti anni in Via Carlo Evangelisti 3 a Monte Mario, nei pressi dell’Hotel Hilton, in splendida posizione panoramica sulla città di Roma: ovviamente l’antenna sarà posta per lungo tempo sul tetto dello stabile, famoso in città, come “il timone” (sembra infatti ancora oggi più un centro ricreativo della Marina che un palazzo… vedere per credere).

Le trasmissioni? Molti ragazzi al microfono con tanta musica, per lo più easy-listening e hit da classifica, le immancabili dediche e richieste, e tanta buona volontà…

Una programmazione senza infamia e senza lode. Nel palinsesto c’è però già una presenza costante, quella del dj DARIO, che occupa buona parte degli spazi orari a disposizione: Dario fin dall’inizio si impone per un suo stile molto particolare, infatti ha l’abitudine di presentare i dischi parlando sottovoce, in antitesi ai dj “urlatori” delle prime private del tempo.

TELERADIOSTEREO prosegue così la sua vita fino alla metà del 1979, sulle due frequenze 92,7 e 94,5 (addirittura già nel 1977 sui 94,5 per qualche tempo si è potuta ascoltare una TELERADIOSTEREO – 2° rete, che però ebbe vita breve).

Possiamo dunque affermare senza paura di essere smentiti che TELERADIOSTEREO fu la prima radio del Lazio ad avere due canali distinti di trasmissione con emissione differenziata.

Le leggende metropolitane di allora raccontano che la radio, allora capitanata da Cesare D’Amico, da Dario Sbrigoli (il famoso dj Dario) e dal di lui padre Giorgio Sbrigoli, venne chiusa per “motivi matrimoniali”: nel senso che Dario si sposò con una ragazza di nome Connie e pensò di disfarsi del “peso” dell’impegno radiofonico trasferendosi all’estero con lei (di origine austriaca)… che dire, altri tempi!!

Intanto sulle due frequenze lasciate libere si insediano altre emittenti: GPL dalla zona San Giovanni sui 92,6 e WIDN, la radio del giornale in lingua inglese International Daily News, sui 94.5

La nostra storia riprende nella primavera del 1981, esattamente come l’avevamo lasciata: TELERADIOSTEREO riprende le sue trasmissioni sulla frequenza 92,7 con la sua consueta stereofonia (finta! Nel senso che sull’hi-fi o l’autoradio si accendeva la lampadina dello stereo ma non c’era alcuna separazione dei canali!!) e con la consueta programmazione di hit e musica easy-listening.

Fantasiosi i titoli dei programmi: SPAZIO MATTINA al mattino, SPAZIO POMERIGGIO al pomeriggio, SPAZIO SERA la sera, NOTTURNO MONDIALE la notte.

Al microfono poche voci: DARIO, DAVINA (pseudonimo di Connie, la moglie di Dario), SUSY, GINO GARGANTE e un incredibile LUCIANO IL NOCCHIERO, i cui racconti notturni sulle proprie imprese marinaresche erano davvero gustosi e imperdibili…

Rispetto ai primi anni di vita la radio è maggiormente definita come palinsesto e organizzazione: solo musica, nessun notiziario o altri programmi di intrattenimento, voci non invadenti (e, come già sperimentato da Dario, tutte rigorosamente “sottovoce”!), bandito ogni estremismo musicale.

C’è la prima pubblicità, e i primi jingles cantati realizzati da un famoso studio di Milano.

Il ritorno di TELERADIOSTEREO fu vissuto da me come un incubo: nel senso che dopo due anni di assenza dall’etere, “scarrellare” la sintonia e ritrovare la voce di Dario così come l’avevo lasciata mi sembrava un episodio di “Ai confini della realtà”, infatti mi sono dovuto dare decisi e dolorosi pizzicotti per vedere se ero sveglio o stavo sognando… Addirittura il numero telefonico era lo stesso degli anni ’70: lo 06/34.52.131

Ma il successo, stavolta, fu immenso: merito dei potenziati impianti di trasmissione che da Monte Mario illuminavano perfettamente la città e zone limitrofe, merito della programmazione “only music” di easy listening, merito della non invadenza dei dj.

Insomma, tutto il contrario del panorama radiofonico del momento, che vedeva in testa alle classifiche la parlatissima RADIO LAZIO di Claudio Villa, e in posizione di grande ascesa la appena rivitalizzata RADIO DIMENSIONE SUONO da poco acquisita da Eduardo Montefusco.

Tantissimi gli esercizi commerciali sintonizzati sulla nuova (vecchia) radio, abitudine con cui TELERADIOSTEREO primeggiò sulle altre per almeno un decennio.

Ottobre del 1981, la radio è già sulla bocca di molti e nasce il momento di spingere l’acceleratore: la famiglia Sbrigoli rileva interamente la proprietà e si sviluppano nuovi progetti.

La sede viene trasferita nello stesso stabile di residenza degli Sbrigoli, in Via Massimi 3 al Belsito, con conseguente trasferimento e potenziamento degli impianti di trasmissione (un punto ancora più favorevole del precedente per illuminare la città), mentre gli uffici commerciali e direzionali rimangono in via Evangelisti 3.

Conseguentemente viene attivata la stereofonia, e stavolta è di ottima qualità: per lungo tempo l’ottimo suono di TELERADIOSTEREO e la sua ragguardevole potenza di emissione faranno dormire notti poco tranquille agli altri titolari di emittenti in cerca di successo ed affermazione.

Arrivano anche le prime sponsorizzazioni esterne, come il concorso ippico di Piazza di Siena o le anteprime cinematografiche, arriva, di nuovo!, la seconda rete TELERADIOSTEREO 2° PROGRAMMA (con programmazione praticamente uguale anche se differenziata nella sequenza musicale) sui riattivati 94,5

Ed arrivano anche i primi dati d’ascolto. ISAR 1983: secondi, subito dietro la rampante RADIO DIMENSIONE SUONO, che però era molto più nota anche per le tantissime campagne pubblicitarie ed affissioni di manifesti.

Per molto tempo le due primatiste saranno grandi rivali nella città di Roma, con l’ascolto per fasce d’età pressochè diviso: giovani su DIMENSIONE SUONO, adulti su TELERADIOSTEREO.

Quella di TeleDARIOStereo (molti addetti ai lavori per anni l’hanno chiamata così) sembra una storia di successo come tante, e invece… caratteristica principale del percorso di gestione dell’emittente: “la riservatezza”.

Poco contatto col pubblico, anche telefonico, le trasmissioni erano quasi tutte registrate e gestite dall’avveniristico sistema automatico QUASAR, e non era permesso agli ascoltatori visitare gli studi, anzi… si dava sempre un indirizzo sbagliato!, un velo di mistero sui volti dei conduttori, (che per tanti anni non si mostrarono mai in pubblico, contribuì poi al successo della radio), chi non si è mai chiesto chi fosse Dario e perchè parlasse in quello strambo modo?

Nacquero vere leggende metropolitane: Dario costretto sulla sedia a rotelle, Dario transessuale, Dario voce artificiale ricostruita al computer.

Fortunatamente nel 1982 una illuminante intervista col medesimo sulla cronaca del Messaggero (niente di meno !!!) sfatò il mistero: Dario era un normalissimo ragazzo di buona famiglia, sposato e con bambino di due anni.

Amava il suo lavoro e non vedeva la necessità di fare “il divo” come tanti colleghi del periodo.

Sarà, ma questa ed altre genialate (perchè io continuo a pensare che non si tratta di menti contorte ma di un preciso piano gestionale, quasi una lezione di marketing) misero TELERADIOSTEREO su un piano di superiorità rispetto alle altre radio, che nel frattempo arrancavano: chiudevano più o meno tutte le altre tra cui RADIO LAZIO, GBR, RADIO LUNA e la rock-station PUNTO RADIO, con RADIO TVR VOXSON e GAMMA RADIO (anch’esse emittente storiche di sola musica) in grande difficoltà.

Siamo nella metà degli anni 80: modello che vince non si cambia, e sulle note di Ronnie Milsap e Neil Diamond prosegue l’only music “sottovoce” di TELERADIOSTEREO.

Il palinsesto si affina ancora di più: in onda solo le voci di Dario e Davina. Mentre Gino Gargante ed altre nuove voci come Goldie (ex cantante col nome di Natasha, famosa per il suo hit-single del 1981 “Am.Fm.”) e Maria Sole (cognome: Santasilia) andranno sulla seconda rete.

La radio è legata pubblicitariamente alla concessionaria nazionale SPER che le procura importantissimi investitori, mentre in ambito locale è curata da un ufficio interno guidato dallo stesso Giorgio Sbrigoli che produce fatturati record.

Per altre tre indagini d’ascolto (ISAR 1985 e AUDIRADIO 1988 e 1989) la radio mantiene la seconda posizione e incrementa gli ascolti.

Ma, proprio nel 1985, accade qualcosa: è in onda un divorzio, e non sarà il solo. Il patron di Dimensione Suono Eduardo Montefusco fonda DIMENSIONE 2 (poi rinominata DIMENSIONE SUONO 2), emittente di soft music ed easy-listening nel puro stile TELERADIOSTEREO, per cercare di rosicchiare gli ascolti della rivale.

E la musica è scelta e selezionata da Maria Sole Santasilia, ex proprio di TeleRadioStereo. Diciamolo subito: i primi anni di vita di Dimensione Suono 2 servirono sicuramente a Montefusco per spostare il proprio peso sul mercato proprio su quel gruppo di ascolto “adulto” e conseguentemente di responsabili d’acquisto, ma gli ascolti almeno inzialmente non erano elevatissimi, da “primi cinque della classe” ma non da leader.

Chiaro che la concorrenza fra le due emittenti si fece ancora più forte: Sbrigoli risponde con un nuovo potenziamento degli impianti di trasmissione (quelli romani vengono spostati da Monte Mario a Rocca Di Papa, con un notevole incremento della qualità di ricezione nella regione) e l’accensione di nuove frequenze per coprire capillarmente tutta la regione Lazio, e successivamente città come Firenze, Perugia, Bari e addirittura Milano sui 105,1

Una “mezza rete”, insomma: che però si rivelerà per l’emittente un mezzo passo falso, tra i più costosi e inutili della sua storia.

Intanto nuovi soggetti si vanno affermando, con una “terza classificata” che intanto, tra due litiganti, godeva di inaspettato successo: RADIO SERENA.

Fra colpi bassi di mercato e ascolti più o meno stazionari (e due traslochi… da Via Massimi in un vicino stabile di Via Trionfale nei pressi di Via Della Camilluccia, e più tardi di nuovo al Belsito in Via Bitossi dove ha tuttora sede) arriviamo negli anni 90, decade che vede TeleRadioStereo calare inesorabilmente negli ascolti ufficiali.

Forse la presunzione dei “primi della classe” penalizzava entrambe le contendenti, infatti erano quelli gli anni dell’inesorabile resa dei conti per l’emittenza locale, schiacciata dal boom di emittenti nazionali come RADIO ITALIA SOLO MUSICA ITALIANA o dai primi grandi successi di RADIO DEEJAY.

Cambiava il gusto del pubblico, e pareva che in via Bitossi nessuno se ne fosse accorto…

Mentre Radio Dimensione Suono, complice la legge Mammì, corre ai ripari puntando su una emittente nazionale basata sull’intrattenimento facile e gli hit da classifica (50% italiani e 50% internazionali) e scalando progressivamente la classifica d’ascolto fino ad arrivare alla prima posizione nazionale, la “nostra” non cambia di una virgola il proprio palinsesto, e intanto subisce nella classifica regionale di AudiRadio la batosta dell’inaspettato primato di EMME100 (solo grandi successi del passato) nonchè in banda fm le pesanti interferenze di RADIO AZZURRA ITALIA NETWORK (emittente locale di sola musica italiana) che trasmette sugli adiacenti 92,9 con un potentissimo impianto da Monte Gennaro.

E intanto si afferma definitivamente DIMENSIONE SUONO DUE, che a metà anni 90 supera tutti e conquista la prima posizione di classifica, e comincia a farsi largo anche la nuova creatura di Montefusco, DIMENSIONE SUONO ROMA.

Un vero e proprio accerchiamento: fisico (la frequenza disturbata), commerciale (le varie “Dimensioni” arriveranno gradualmente a controllare oltre il 75% del mercato pubblicitario laziale) e di preferenze del pubblico, che intanto sceglie nuovi modelli di radio e di programmi da preferire.

Mentre la “morte” di TeleRadioStereo sembra data da tutti per vicina, ecco che nel 1994 accade l’inaspettato: un nuovo palinsesto dove la musica ha ancora larghissimo spazio, ma l’informazione (prima CNR, poi AREA e ancora oggi NONSOLOMUSICA) e le trasmissioni parlate troveranno adeguato spazio.

Al posto di Davina, ex della radio ma anche “ex” di famiglia, arriva GIADA con cui Dario condurrà un imperdibile DISCOCIAO, programma di musica a richiesta, dediche e giochini conditi da freddure varie, un nuovo choc…

Dario che abbandona il parlare sottovoce e racconta barzellette sui carabinieri… che tristezza!

Al pomeriggio arriva il nuovo acquisto, IVANO (che è anche il Direttore della testata giornalistica) con un programma di musica e notizie sportive, la notte c’è LOCALE NOTTURNO, talk show fuori di testa del duo DAUAL, che poi sarebbero Dario e il cresciuto figlio Simon.

Caratteristica del programma: racconti e amenità varie con tante barzellette (e tanta trivialità da caserma).

Incredibilmente la radio acquista ascolti e torna nella top-5 delle più ascoltate nel Lazio: ma non per molto.

Ancora qualche tempo e la rete di frequenze fuori dal Lazio viene pressochè smembrata e venduta, nel 1997 anche la seconda rete 94,5 viene ceduta a RADIO SUBASIO.

Nel 1999 si cambia di nuovo palinsesto: e la radio è davvero “only music”, senza conduttori e interrotta solo dai GR e dagli appuntamenti irradiati via satellite dalla syndication NONSOLOMUSICA.

Gli ascolti latitano (sotto i 65.000 nel giorno medio dall’ultima rilevazione) ma la struttura commerciale è viva e vegeta e raccoglie sempre discreti fatturati: oltretutto ci si lancia nell’affare INTERNET con la proposizione e vendita di siti per il commercio on-line.

Il segnale dei 92,7 opportunamente ripulito dalle interferenze rimane uno dei cinque segnali più potenti dell’intera banda fm romana.

Che fine hanno fatto i maggiori protagonisti della nostra storia?

DARIO SBRIGOLI: ultimamente non si ascolta più “on the mike”, però è sempre lì. E come potrebbe accadere il contrario?

GINO GARGANTE, SUSY, GIADA: e chi lo sa?

LUCIANO IL NOCCHIERO: ma non era DARIO sotto falso nome?

GOLDIE: da anni è responsabile promozione in importanti etichette discografiche. Vive e lavora a Milano. Non ne rivelo il nome perchè… si vergogna del suo passato “sottovoce”!

MARIA SOLE SANTASILIA: da Dimensione Suono 2 è arrivata a RADIORAI (Stereo2), poi il ritorno a RDS ma stavolta alla redazione giornalistica, poi il passaggio al TG1 come giornalista (suo lo speciale TG1 del 1991 completamente dedicato alle radio privata, veramente imperdibile!). E ora? Si dice che si sia sposata e abbia (momentaneamente?) abbandonato la professione. Ma è poco più di un gossip. Attendo conferme o smentite.

DAVINA: si è completamente ricostruita la vita e la carriera. Adesso è manager di un importante azienda pubblicitaria che ha pensato bene di affiggere i manifesti giganti dei propri clienti sulle impalcature dei palazzi in costruzione… un vero business del futuro! L’ultima volta che l’ho incontrata (PERCHE’ LEI L’HO CONOSCIUTA ! EVVIVA !!) mi ha detto che la radio non le manca per nulla… a me invece manca la sua splendida voce e dizione, e la sua perfetta conoscenza delle lingue straniere. Era veramente molto brava, e si sentiva che sapeva fare bene il suo lavoro anche se… sottovoce.

TELERADIOSTEREO MUSICA DA SENTIRE !
TELERADIOSTEREO LA TUA 24ORE !

Copyright MARCO LOLLI (dicembre 2000)

AGGIORNAMENTO DICEMBRE 2022 DI MASSIMO EMANUELLI
Nel 2007 l’emittente radiofonica viene rilevata dal gruppo Caltagirone (editore di T9, ex TeleRoma56, Gbr) torna a coprire il centro Italia (ma anche la Sardegna) e si ribattezza Tele Radio Stereo 92,7 trasformandosi da radio musicale in talk radio sportiva.!